Molti sono i
professionisti che si occupano della psiche, con tutti i disagi che
ad essa possono essere correlati, con l'obiettivo di dare o
restituire sollievo o benessere al cliente. Vediamo nel dettaglio
queste figure professionali, cosa le definisce e le differenzia dalle
altre figure.
Psicologo: come
accennato in precedenza, psicologo è un laureato in psicologia
(laurea quinquennale o 3+2, per un totale di circa 6900 ore di
lezioni in aula e studio individuale e 550 ore di tirocinio prima
della laurea), che ha superato l'esame di Stato (avendo svolto altre
1000 ore di tirocinio dopo la laurea) e pertanto è iscritto
all'albo, cosa che gli consente formalmente di esercitare la
professione. Offre servizi di consulenza, sostegno, formazione,
riabilitazione, prevenzione, valutazione e diagnosi alla persona
singola, alle coppie, oppure a istituzioni e organizzazioni. Può
lavorare come libero professionista oppure in vari tipi di strutture
pubbliche e private (ospedali, aziende, scuole, tribunali, carceri).
Nella sua professione non può prescrivere farmaci; al
contrario nel suo lavoro utilizza tutte le competenze
teorico-pratiche acquisite durante il suo percorso formativo. Il suo
strumenti privilegiati di lavoro sono
per lui le parole e,
in esse, se stesso.
Psichiatra: è un
medico e come tale ha ottenuto la laurea dopo 6 anni di studio
alla facoltà di Medicina e Chirurgia (9000 ore tra lezioni, studio
individuale e tirocinio). Ad essa ha fatto seguire, dopo l'esame di
Stato che lo abilita alla professione di medico, un ulteriore corso
di specialità di 4 anni in Psichiatria. In questo percorso
approfondisce il funzionamento biologico, chimico e fisico del
cervello sia in assenza che in presenza di patologie. Sa fare
diagnosi e sa come utilizzare i farmaci, per questo è l'unico
che può prescriverli tra tutte le categorie dei professionisti della
psiche. Possiede infine le conoscenze basilari della psicoterapia.
Psicoterapeuta:
dopo la laurea in Psicologia oppure la laurea in Medicina,
il laureato abilitato all'esercizio della professione può iscriversi
a una scuola di Specializzazione in psicoterapia della durata
di 4 anni. Lavora in ambito clinico pubblico o privato, occupandosi
di disagi o disturbi individuali o interpersonali (disturbi
sintomatici come ansie, fobie, fobie,
compulsioni, disforie/ depressioni, disturbi alimentari, dipendenze,
psicosi reattive, stati persecutori, stati dissociativi e forme
egodistoniche; disturbi della
relazione sessuale/affettiva e del sistema d’identità;
problemi
esistenziali
connessi con la rappresentazione di sé, i generi narrativi
autobiografici e con le situazioni di ruolo e del ciclo di vita;
condotte
autolesioniste, comportamenti devianti, tossicofilie e problemi di
adattamento sociale, interpersonale e
relative implicazioni somatiche) e di promuovere stati
di euritmia soggettiva e olistica.
Lo psicoterapeuta può
essere considerato un facilitatore di cambiamento e nel lavoro
con i clienti si impegna a comprendere le loro esigenze e i processi
di pensiero poco funzionali, e lavora insieme ai suoi interlocutori
per offrire delle alternative più percorribili che
restituiscano serenità ed equilibrio a ciascuno. Esistono vari
approcci per fare psicoterapia: vi sono scuole orientate ad
un'analisi del profondo e delle cause che ci spingono a
comportarci e ad affrontare la vita in un certo modo (psicoanalisi,
psicoterapie psicodinamiche), altre che si basano principalmente
sulle relazioni, ad esempio quelle famigliari (terapie sistemiche),
altre che ristrutturano i pensieri e/o i comportamenti
(psicoterapie cognitive oppure cognitivo-comportamentali), altre
ancora che tengono in considerazione i vari contesti nella quale
una persona è inserita e il suo modo di dare senso agli eventi
(psicoterapie costruttiviste) e quelle che fanno leva su una
comunicazione convincente fornendo soluzioni per i problemi del qui
ed ora (terapie strategiche). Vi sono anche psicoterapie integrate.
Lo psicoterapeuta se è
un medico mantiene tutte le conoscenze pregresse acquisite nel corso
di laurea in Medicina e come tale può prescrivere farmaci,
altrimenti, se è psicologo, mantiene tutte le conoscenze pregresse
acquisite nel corso di laurea di Psicologia, ma in questo caso non
può prescrivere farmaci. La specializzazione in psicoterapia in
termini di tempo prevede, nel corso dei 4 anni, 2000 ore di
formazione, generalmente così suddivise:
lavori di gruppo con presentazione di casi clinici e la simulazione
di situazioni cliniche (320 ore);
- la supervisione clinica dei casi seguiti dagli Specializzandi (236 ore);
- la gestione pluriprofessionale delle situazioni cliniche (396 ore);
- la partecipazione ad attività seminariali intensive alle tecniche psicoterapeutiche e di dinamica di gruppo (256 ore);
- l’attività di “studio e ricerca” individuale, orientata alla documentazione scientifica, mediante pubblicazioni, relazioni, comunicazioni a convegni, seminari (192 ore);
- l’attività di “tirocinio in attività pratica di psicoterapia” (almeno 600 ore), presso strutture convenzionate con le Scuole.
Alcune scuole prevedono
infine un percorso di psicoterapia personale obbligatoria per ciascun
allievo che può essere di varia durata.
Counselor:
ha seguito un corso di studi almeno triennale, ed in possesso
pertanto di un diploma
rilasciato da specifiche scuole di formazione
di differenti orientamenti teorici, è in grado di favorire la
soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non
comportino tuttavia una ristrutturazione profonda. L'intervento di
counseling può essere definito come la possibilità di offrire
un orientamento o un sostegno a
singoli individui o a gruppi, favorendo lo sviluppo
e l'utilizzazione delle potenzialità del
cliente. Solitamente quello del counselor è un percorso scelto da
chi non desidera affrontare il percorso quinquennale per diventare
psicologo. Può iscriversi al registro italiano dei counselor solo
chi ha
effettuato una formazione minima articolata su tre anni di: 300 ore
di formazione in aula, con relativa continuità didattica, 70 ore di
supervisione didattica,50 ore di percorso personale individuale
(oppure 25 ore individuali e 50 di gruppo, oppure 100 ore di gruppo),
conosce il codice di etica e deontologia professionale, 150 ore di
Tirocinio (praticantato, pratica professionale).
Coach:
è
colui che aiuta gli individui o un team a definire e raggiungere
obiettivi
supportando costantemente la loro attività.
Il coaching, cioè l'attività del coach, è un processo di
formazione
che vuole offrire al cliente strumenti che gli permettano di
elaborare ed identificare i propri obiettivi e rafforzare la propria
efficacia e la propria prestazione. Presupposto di partenza è che
ogni persona abbia delle potenzialità
latenti,
l'obiettivo del coach è quello di scoprirle ed insegnare al cliente
come utilizzarle. Il coaching non può essere utilizzato come terapia
sostitutiva in caso di patologie psichiche particolari.
L'attività di coaching può essere di vari tipi: emozionale,
olistica, sportiva, di team, aziendale solo per citarne alcuni
esempi. Generalmente i coach sono esperti di comunicazione e
marketing. Attualmente,
in Italia,
il titolo di "coach" non ha valore legale e non vi sono
albi professionali a cui iscriversi. Per
diventare coach è sufficiente anche solo frequentare brevi master
con lezioni per 10 giornate, per un totale di 80 ore di formazione.
Ai
più attenti non sarà sfuggito che
alcune delle competenze
specifiche di ciascuna figura professionale che ho descritto
sono trasversali e presenti in tutte le categorie,
come ad esempio la padronanza della comunicazione e della gestione
del rapporto professionista-cliente. La figura dello psicoterapeuta,
grazie anche alle molte ore di formazione ed esperienza avute, spesso
svolge anche molto bene il lavoro del coach e del counselor ad
esempio, così come quello dello psicologo (se è psicologo) oppure
medico (se è medico). La figura dello psicologo si sovrappone in
parte al counselor, ma vi aggiunge delle competenze ulteriori. Si
tratta allora di scegliere
il professionista più adatto alle proprie specifiche esigenze.
Un
invito che vorrei rivolgere a tutti i lettori, quando si rivolgono ad
un professionista, è di accertarsi
sempre
che sia tale e che
non sia un ciarlatano.
Gli albi
(degli
psicologi, dei medici, degli psicoterapeuti) consultabili anche
online,
dove si può cercare il nome di ciascun professionista, e i
certificati dei corsi di laurea o diplomi di master seguiti servono
appunto a certificare
le competenze maturate.
Diffidate da chi si mostra evasivo o reticente a mostrare i propri
(presunti) titoli.
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