giovedì 7 aprile 2016

Psicologia del tradimento - prima parte


Quoque tu, Brute, fili mi?”: in questo modo Giulio Cesare si rivolse al figlio Bruto, accorgendosi che anche il figlio era presente quando Cesare fu consegnato ai congiurati per essere ucciso.

"«In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto»."  
(Vangelo secondo Matteo, 26:21-25)

A partire dalla storia, continuando nella religione, passando per il mito (quante volte Zeus tradí Era?) per arrivare ai tradimenti dei giorni nostri. Cosa significa tradire? Perché lo si fa? Ci sono caratteristiche ricorrenti che permettono di identificare un traditore? Che ruolo ha la persona tradita nel far sí che il tradimento avvenga? Quali comunicazioni, pensieri e azioni mantengono il tradimento? “Chi ama non tradisce”? Come si sente l'amante? È possibile perdonare un tradimento e come? Ne parliamo in parte oggi e in parte la prossima settimana in questo articolo e nel prossimo.
 


1. Etimologia
L'etimologia della parola tradire è latina: deriva da tradĕre ( dal'unione del prefisso tra- cioè oltre + dare cioè consegnare) = consegnare (ai nemici). Quindi, in origine, il tradimento era un fatto appartenente all'ambito militare. Successivamente il termine si estese anche ad altri ambiti fino ad assumere il significato odierno, conservando generalmente quel senso fortemente negativo e dispregiativo: tradire significa in genere, mancare di fedeltà, ma a seconda dell'uso, assume sfumature differenti: 
- se riferito alla vita coniugale significa essere infedeli (sessualmente);
  - se riferito ad un'ideologia, un partito significa rinnegare, essere un "voltagabbana";
- se riferito ad una religione significa abiurare, essere apostata;
- se riferito al significato, all'interpretazione di un fatto significa falsare, travisare;
- se riferito allo sguardo o ad una espressione emotiva significa esprimere, svelare, far trapelare.

Quando si parla tradimento, oggi nelle societá occidentali ci riferiamo principalmente all'ambito amoroso, anche se esistono altri tipi di tradimento: puó essere considerato traditore anche un figlio che dice alla mamma di aver preso un bel voto e invece va male a scuola, o un genitore che si ripromette di dar ascolto ai figli e poi gli compra un giocattolo per farlo stare zitto. Puó essere considerato traditore chi si inventa scuse per non vedere persone che si reputano antipatiche o fastidiose,mentre si sorride davanti a loro. Potremmo essere considerati traditori quando andiamo contro ai nostri desideri, dimenticando le nostre esigenze per far contento qualcun'altro… ci sono miliardi di tradimenti, anche di coppia diversi da quello sessuale, per esempio puó essere considerato tradimento anche il desiderare di fare l'amore con qualcuno che non è il proprio partner o il confidare le proprie difficoltá di coppia a un'amica invece che alla propria fidanzata, o il crogiolarsi nella nostalgia quando si rivede un ex, ma di questi tradimenti non si parla spesso. In ogni caso sembra che oggi la forma piú devastante e meno tollerata attualmente sia proprio il tradimento di coppia quando prevede attivitá sessuali con una terza persona, ed è proprio in seguito a tali tradimenti nella coppia che in alcuni casi le persone arrivano dallo psicologo, per cui in questo articolo mi concentreró su quest'ultimo.

2. Alcune statistiche sui tradimenti  
Parlando di tradimento amoroso, le statistiche segnalano che almeno una coppia su tre è incorsa in almeno un tradimento nella sua vita, ma altre statistiche sostengono che il tradimento puó aumentare fino a 7 coppie su 10, specie nelle grandi cittá e soprattutto nella fascia di etá compresa tra i 35 e i 45 anni. In altre parole, sarebbero solo 3 su 10 le coppie veramente fedeli in assoluto. Non so voi, ma a me questo dato ha un po' sorpreso, forse perché tra chi conosciamo e chi sta intorno a noi non se ne parla cosí spesso. Ogni coppia tende a mostrare agli altri i lati positivi della propria relazione, molto meno i problemi, che si preferisce condividere con persone fidate o nascondere completamente, per la logica “i panni sporchi si lavano in casa”. In ogni caso il dato secondo me sorprendente è che il tradimento sembra quasi essere piú consueto e diffuso rispetto alla fedeltá! Tornando alle statistiche: l'80% dei tradimenti viene in genere scoperto, ma nel 70% di essi la relazione continua nonostante il tradimento. Secondo De Bac, questo stare insieme nonostante il tradimento sarebbe da attribuirsi al fenomeno della dipendenza affettiva, cioé al bisogno di avere qualcuno accanto, per la propria sicurezza, per avere conferme, per evitare la solitudine. Lo stare insieme nonostante il tradimento secondo le statistiche avviene maggiormente se si tratta di coppie consolidate, che stanno insieme da lunga data ed è ancor piú vero per le coppie sposate e/o con figli.
 
3. Perché si tradisce?  
Le motivazioni piú frequenti sono: 
- problemi nella coppia preesistente; 
- sentirsi trascurati dal partner;
- per vendetta (ad esempio per ripagare con la stessa moneta un partner che ci ha precedentemente tradito);
- per evadere dalla routine e dalla noia;
- per il desiderio di trasgredire e di provare nuove emozioni;
- avere la sensazione che il nostro partner attuale non ci dá tutto ció di cui abbiamo bisogno;
- sentirsi soli e non capiti dal proprio partner;
- per il piacere della conquista iniziale;
- per ravvivare un rapporto appiattito.

 Il tradimento puó anche non essere pianificato: si conosce per caso (per lavoro, per hobby, durante un evento organizzato da altri ecc) una persona che ci attira per qualche motivo, ci si sente bene con lei, ci si sente completati di qualcosa che il nostro partner non è in grado di darci, ci si sente bene perché si ha l'impressione che quella persona ci faccia dimenticare gli eventuali problemi col partner e ci si fa prendere da questi sentimenti di benessere, quasi dimenticando di essere impegnati con qualcun'altro.  

Condizioni fondamentali che permettono al tradimento di realizzarsi sono anche il fatto che si preferisce non affrontare i problemi preesistenti e un progressivo allontanamento, fisico, emotivo e/o comunicativo dal proprio partner, che dá la sensazione di non poter parlare liberamente degli eventuali problemi della coppia preesistente, e che ci porta a non parlare dell'importanza progressiva che sta acquisendo per noi la nuova persona conosciuta e che ci attira. Secondo alcune ricerche, anche l'esempio dei genitori e l'educazione ricevuta in famiglia possono contribuire a rendere piú probabile un tradimento: chi ha visto uno dei propri genitori tradire, sará piú propenso a fare altrettanto. Anche i valori trasmessi possono giocare un ruolo fondamentale: chi pratica e vive secondo i dettami della religione cattolica, per esempio, è meno probabile che incorra in un tradimento.

4. Tre possibili identikit del traditore
 Secondo Marco Rossi, psichiatra e sessuologo, i traditori possono essere riassunti in tre categorie: il traditore seriale, il traditore frequente e il traditore occasionale.  
a) Il traditore seriale: è una persona dalle due vite parallele, quello che facilmente partecipa a due pranzi a Natale. Le due vite sono ben organizzate, una delle quali è però nascosta. Generalmente ha un’amante stabile, ma può averne anche diverse. Da un punto di vista psicologico è il classico individuo dalla doppia vita, eterno insoddisfatto, che cerca di riempire il proprio vuoto senza però riuscirci. Generalmente i suoi tradimenti non vengono scoperti, grazie alla sua ottima organizzazione.  

b) Il traditore frequente: tradisce con difficoltà, ma in maniera abbastanza assidua. Fatica nella gestione del tradimento e nell’organizzazione di quanto ne consegue, non è sistematico come il traditore seriale. Da un punto di vista psicologico è insicuro e cerca di compensare la propria incertezza attraverso nuove conquiste. Ha bisogno di sentirsi valido, attraente e interessante.
 
c) Il traditore occasionale: una persona che se tradisce una volta, pensa che non lo rifarà una seconda (ma a volte gli ricapita). Da un punto di vista psicologico fatica a tirarsi indietro se stimolato con delle avances di qualcun'altro.
Queste categorie oggi valgono per gli uomini, ma anche per le donne. Esse anni addietro tradivano quando si innamoravano di un altro, oggi invece non hanno comportamenti così diversi dal sesso maschile in fatto di tradimento.
 
Cosa ne pensate degli argomenti introduttivi sul tema del tradimento? Nel prossimo articolo entreró nel vivo del tema, raccontando come anche la persona tradita puó contribuire a generare il tradimento, il gioco relazionale e comunicativo che si crea tra tradito e traditore, quali pensieri, comportamenti ed azioni mantengono il tradimento, il ruolo dell'amante e di come è possibile perdonare e ripartire dopo un tradimento. Restate sintonizzati ;)


Fonti:
Sacra Bibbia, Vangelo secondo Matteo
Carotenuto, A. (2000) Amare tradire, Bompiani
De Bac, M. (2006), Fedeli solo tre coppie su dieci, Mondadori
Hillman, J. (1967) Saggio sul tradimento, In Puer aeternus ED
Nanetti, F. (2010) Gli itinerari dell'amore e della passione, Pendragon

Nardone, G. (2014) L'arte di mentire a se stessi e agli altri, Ponte alle Grazie
Rossi, M.: identikit del traditore
State of mind: Psicopatologia del tradimento
Volo, F. (2011) Le prime luci del mattino, Mondadori

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